Aspetti filosofici delle tecniche

Fondamenti concettuali del senso comune

Fondamenti concettuali della cultura scientifica in cui viviamo

Fondamenti concettuali delle tecniche yoga su base lamaista (buddhismo tibetano)

Nella vita di tutti possiamo riscontrare tre elementi fondamentali: l'idea di se stessi, l'idea del mondo, l'idea dei rapporti tra noi stessi e il mondo.

La cultura scientifica ci propone un modello dell'essere umano costituito da materia atomica e inserito in un contesto di altri oggetti materiali classificati come viventi oppure no.

Il Lamaismo propone un modello dove la materia e il mondo che ci circonda come l'idea di noi stessi sono generati da un principio insito nello stesso essere umano.

Approfondire la natura profonda dell'essere umano dal punto di vista scientifico è sicuramente affascinante e complesso, come lo è quello del buddismo tibetano. Tuttavia chi si avvicina alle tecniche per interiorizzarsi cerca strumenti per porre rimedio in qualche misura all'incessante pressione delle emozioni negative. Per questo lo spazio dedicato agli approfondimenti si riduce a favore dell'essenzialità della pratica.

Attualmente ci sono molti modi alternativi a quelli proposti dalla nostra cultura scientifica per addestrarsi in pratiche che permettono di interagire con i nostri stati d'animo ottenendo un maggior relax ed equilibrio. I piu noti sono lo yoga, il buddismo e un derivato di quest'ultimo che è la mindfulness. Personalmente prediligo un mix tra i primi due, poichè lo yoga nelle sue radici ricerca il nirvana e questo ci allonta dalla vita quotidiana, il buddismo pur tendendo alla liberazione assoluta della sofferenza ha il pregio di poter essere inserito, sia pur con qualche difficoltà, nella vita quotidiana. Purtroppo per un insieme di circostanze viene spesso considerato come una religione e come tale difficilmente inseribile nella vita delle persone. Utilizzando l'aspetto più fisico dello yoga cioè le asanas e la respirazione integrati dalla pratica della consapevolezza tipicamente buddista si ottiene uno strumento interiorizzante laico applicabile nella vita di tutti i giorni.

Qualunque azione per essere compiuta necessita di un soggetto che la compie. Quando si agisce nella vita sociale tutto è chiaro e semplice, il soggetto è tangibilmente e giuridicamente definito dalla struttura corporea cosciente. Quando purtroppo si cessa di relazionarsi fisicamente ed entriamo nel mondo delle decisioni, scelte e qualsiasi altra azione interiore il soggetto assume contorni molto sfumati. Agire in ambito soggettivo è sinonimo di compiere azioni in campo mentale. Avere già questo tipo di consapevolezza non è semplice.

Per tale ragione tutte le tecniche insegnate convergono ad un unico obbiettivo: aumentare il livello di consapevolezza. La ragione di ciò sta nel fatto che ad un aumento di consapevolezza interiore corrisponde una diminuzione di emozioni negative. Comprendo che quest'ultima equazione abbia un sapore semplicistico ed ingenuo, ma consapevole dell'inutilità di lunghe spiegazioni concettuali che possono essere date solo dalla pratica individuale, mi fermo qui.